Per quale libertà vogliamo lottare
di Riccardo Cascioli 12-01-2015
Diceva oltre un secolo fa lo scrittore inglese G.K. Chesterton che il grave errore delle SCIENZE sociali è l‟uso
dello schema medico, ovvero cercare di definire la malattia prima di ricercare la cura. Ma nella società umana,
avverte Chesterton, questo schema porta in un vicolo cieco, il rimedio non si trova mai. «In ambito sociale –
spiega – ci si deve prima curare della piena definizione di uomo e della sua dignità, prima di considerare i suoi
mali». Vale a dire, che è facile e ovvio essere d‟accordo su ciò che è male, il problema nasce quando passiamo
a definire il bene, PERCHÉ non c‟è dubbio che quello che una parte della popolazione considera bene, un‟altra
parte lo considererà un male peggiore. Queste riflessioni mi sono tornate in mente guardando l‟oceanico corteo
umano che ieri ha attraversato Parigi e le altre analoghe manifestazioni in tutta la Francia.
In effetti il terrorismo, la violenza cieca del fanatismo religioso è un male evidente su cui TUTTI siamo
d‟accordo: per quel che è successo a Parigi il 7 gennaio – come altrove nel mondo – non ci può essere alcuna
giustificazione. Il problema – e la divisione – nasce quando passiamo a definire come è POSSIBILE fermare tale
fanatismo, come si costruisce – o su quali valori si costruisce - una società dove diverse culture possano
convivere pacificamente.
Tutti siamo stati concordi nel definire la strage del Charlie Hebdo e dell‟ipermercato Kosher «un attacco alla
libertà». Ma è quando andiamo a definire cosa sia la libertà che allora le strade si dividono e si comprende che
quel popolo così unito in piazza contro il terrorismo ben difficilmente lo sarà DOMANI quando si tratterà di
decidere cosa fare per difendere la libertà.
La libertà, per chi condivide il pensiero dei giornalisti di Charlie Hebdo, è totale assenza di legami,
disconoscimento di ogni paternità. Per questo diventa fanatismo laicista, l‟obiettivo preferito è la religione, tutte
le religioni. È l‟espressione di una ragione “ridotta”, secondo la definizione di Benedetto XVI nella tanto citata
quanto incompresa lezione di Ratisbona, una ragione che esclude la possibilità del divino. È l‟altra faccia –
sempre seguendo Benedetto XVI - di una fede in un Dio che agisce anche contro la ragione, come avviene
nell‟islam, e produce perciò quel fanatismo cieco cui stiamo assistendo.
Ma tornando all’Occidente, diceva papa Ratzinger, «una ragione, che di fronte al divino è sorda e respinge
la religione nell'ambito delle sottoculture, è incapace di inserirsi nel dialogo delle culture». È la fotografia
dell‟Europa odierna, che ad esempio fa ancora fatica a capire il fallimento del multiculturalismo.
Di più: siamo di fronte – diceva il cardinale Giacomo Biffi nel 2000 nella famosa lettera alla città di
Bologna - a una «RICERCA della ”libertà senza verità", che finisce col mortificare la dimensione etica della vita.
In conseguenza di questa libertà incondizionata e vuota di valori, l‟uomo è insidiato nella sua stessa dignità e
perfino nella sua sopravvivenza: le fantasie genetiche, il crollo della natalità, il disprezzo della vita umana
(soprattutto con la vergognosa legalizzazione dell‟aborto), la glorificazione delle devianze sessuali, la corrosione
dell‟istituto della famiglia e il permissivismo dilagante ne sono i segni più manifesti».
E una libertà senza verità tende a diventare totalitarismo, arbitrio del potere. Così succede oggi: tutti
difendono la libertà di Charlie di offendere e bestemmiare, nella stessa FRANCIA dove appena pochi mesi fa la
polizia picchiava e arrestava tranquilli padri di famiglia colpevoli di essere in piazza a chiedere il rispetto della famiglia naturale. E anche in Italia i soliti giornaloni e leader politici si stracciano le vesti per la
minaccia ALLA libertà di satira proprio mentre stanno cercando di impedire che a Milano si svolga un convegno
in difesa della famiglia naturale, mentre infamano le Sentinelle in piedi e vogliono tappare la bocca a tutti coloro
che rifiutano l‟ideologia omosessualista.
La libertà senza verità si trasforma inesorabilmente nella libertà di dire solo ciò che vuole il potere,
qualunque esso sia.
Nella tradizione cristiana, che ha forgiato l’Europa facendone una grande civiltà fondata sul valore sacro
della persona – PERCHÉ immagine e somiglianza di Dio -, la libertà è invece adesione al vero, è fare il bene,
cercare e vivere nella verità. È questo attaccamento alla verità che nei secoli ha permesso sia di
integrare NUOVE popolazioni sia di difendersi da aggressioni. L‟islam più volte nella storia ha cercato di
conquistare l‟Europa con la forza ma alla fine è sempre stato respinto, e grazie alla fede di un popolo per cui la
libertà consisteva nell‟appartenenza alla Chiesa.
Oggi invece l’islam trova “la cultura del niente”, come l‟ha definita sempre il cardinale Biffi nella già citata
lettera. Così che quanto accaduto a Parigi sembra rappresentare ciò che ancora Biffi aveva profetizzato: «Io
penso che l‟Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura
del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale,
che sembra essere l‟atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di
verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall‟edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di
reggere all‟assalto ideologico dell‟islam che non mancherà». Da qui l‟unica strada POSSIBILE: «Solo la
riscoperta dell„avvenimento cristiano come unica salvezza per l‟uomo - e quindi solo una decisa risurrezione
dell‟antica anima dell‟Europa - potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto».
PRIMA di qualsiasi analisi sul male del terrorismo, dunque, dobbiamo scegliere quale libertà vogliamo
perseguire. Da DOMANI non basta più dire “Non sono Charlie”, dobbiamo dire chi siamo.
di Riccardo Cascioli 12-01-2015
Diceva oltre un secolo fa lo scrittore inglese G.K. Chesterton che il grave errore delle SCIENZE sociali è l‟uso
dello schema medico, ovvero cercare di definire la malattia prima di ricercare la cura. Ma nella società umana,
avverte Chesterton, questo schema porta in un vicolo cieco, il rimedio non si trova mai. «In ambito sociale –
spiega – ci si deve prima curare della piena definizione di uomo e della sua dignità, prima di considerare i suoi
mali». Vale a dire, che è facile e ovvio essere d‟accordo su ciò che è male, il problema nasce quando passiamo
a definire il bene, PERCHÉ non c‟è dubbio che quello che una parte della popolazione considera bene, un‟altra
parte lo considererà un male peggiore. Queste riflessioni mi sono tornate in mente guardando l‟oceanico corteo
umano che ieri ha attraversato Parigi e le altre analoghe manifestazioni in tutta la Francia.
In effetti il terrorismo, la violenza cieca del fanatismo religioso è un male evidente su cui TUTTI siamo
d‟accordo: per quel che è successo a Parigi il 7 gennaio – come altrove nel mondo – non ci può essere alcuna
giustificazione. Il problema – e la divisione – nasce quando passiamo a definire come è POSSIBILE fermare tale
fanatismo, come si costruisce – o su quali valori si costruisce - una società dove diverse culture possano
convivere pacificamente.
Tutti siamo stati concordi nel definire la strage del Charlie Hebdo e dell‟ipermercato Kosher «un attacco alla
libertà». Ma è quando andiamo a definire cosa sia la libertà che allora le strade si dividono e si comprende che
quel popolo così unito in piazza contro il terrorismo ben difficilmente lo sarà DOMANI quando si tratterà di
decidere cosa fare per difendere la libertà.
La libertà, per chi condivide il pensiero dei giornalisti di Charlie Hebdo, è totale assenza di legami,
disconoscimento di ogni paternità. Per questo diventa fanatismo laicista, l‟obiettivo preferito è la religione, tutte
le religioni. È l‟espressione di una ragione “ridotta”, secondo la definizione di Benedetto XVI nella tanto citata
quanto incompresa lezione di Ratisbona, una ragione che esclude la possibilità del divino. È l‟altra faccia –
sempre seguendo Benedetto XVI - di una fede in un Dio che agisce anche contro la ragione, come avviene
nell‟islam, e produce perciò quel fanatismo cieco cui stiamo assistendo.
Ma tornando all’Occidente, diceva papa Ratzinger, «una ragione, che di fronte al divino è sorda e respinge
la religione nell'ambito delle sottoculture, è incapace di inserirsi nel dialogo delle culture». È la fotografia
dell‟Europa odierna, che ad esempio fa ancora fatica a capire il fallimento del multiculturalismo.
Di più: siamo di fronte – diceva il cardinale Giacomo Biffi nel 2000 nella famosa lettera alla città di
Bologna - a una «RICERCA della ”libertà senza verità", che finisce col mortificare la dimensione etica della vita.
In conseguenza di questa libertà incondizionata e vuota di valori, l‟uomo è insidiato nella sua stessa dignità e
perfino nella sua sopravvivenza: le fantasie genetiche, il crollo della natalità, il disprezzo della vita umana
(soprattutto con la vergognosa legalizzazione dell‟aborto), la glorificazione delle devianze sessuali, la corrosione
dell‟istituto della famiglia e il permissivismo dilagante ne sono i segni più manifesti».
E una libertà senza verità tende a diventare totalitarismo, arbitrio del potere. Così succede oggi: tutti
difendono la libertà di Charlie di offendere e bestemmiare, nella stessa FRANCIA dove appena pochi mesi fa la
polizia picchiava e arrestava tranquilli padri di famiglia colpevoli di essere in piazza a chiedere il rispetto della famiglia naturale. E anche in Italia i soliti giornaloni e leader politici si stracciano le vesti per la
minaccia ALLA libertà di satira proprio mentre stanno cercando di impedire che a Milano si svolga un convegno
in difesa della famiglia naturale, mentre infamano le Sentinelle in piedi e vogliono tappare la bocca a tutti coloro
che rifiutano l‟ideologia omosessualista.
La libertà senza verità si trasforma inesorabilmente nella libertà di dire solo ciò che vuole il potere,
qualunque esso sia.
Nella tradizione cristiana, che ha forgiato l’Europa facendone una grande civiltà fondata sul valore sacro
della persona – PERCHÉ immagine e somiglianza di Dio -, la libertà è invece adesione al vero, è fare il bene,
cercare e vivere nella verità. È questo attaccamento alla verità che nei secoli ha permesso sia di
integrare NUOVE popolazioni sia di difendersi da aggressioni. L‟islam più volte nella storia ha cercato di
conquistare l‟Europa con la forza ma alla fine è sempre stato respinto, e grazie alla fede di un popolo per cui la
libertà consisteva nell‟appartenenza alla Chiesa.
Oggi invece l’islam trova “la cultura del niente”, come l‟ha definita sempre il cardinale Biffi nella già citata
lettera. Così che quanto accaduto a Parigi sembra rappresentare ciò che ancora Biffi aveva profetizzato: «Io
penso che l‟Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura
del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale,
che sembra essere l‟atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di
verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall‟edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di
reggere all‟assalto ideologico dell‟islam che non mancherà». Da qui l‟unica strada POSSIBILE: «Solo la
riscoperta dell„avvenimento cristiano come unica salvezza per l‟uomo - e quindi solo una decisa risurrezione
dell‟antica anima dell‟Europa - potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto».
PRIMA di qualsiasi analisi sul male del terrorismo, dunque, dobbiamo scegliere quale libertà vogliamo
perseguire. Da DOMANI non basta più dire “Non sono Charlie”, dobbiamo dire chi siamo.
Perché non sono Charlie e non sto con la Francia
Questi sono i giorni dopo il lutto e l'angoscia. Le emozioni ci hanno unito a livello planetario, come quando abbiamo visto cadere le Torri Gemelle e saltare in aria la metropolitana di Londra o il treno di Madrid.
Gli esecutori sono terroristi criminali che si nascondono dietro il NOME by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_3" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1046"> di un Profeta venerato da milioni di musulmani, i quali condannano apertamente questa violenza e si sentono traditi per il fatto che chi la compie gridi che lo fa in nome del Profeta. Una bestemmia, per milioni di musulmani. E' quello che ha detto il fratello di una delle vittime, durante una conferenza STAMPA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_4" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1045"> .
L'azione dei terroristi è una vendetta contro i giornalisti di un giornale satirico che hanno offeso Maometto e l'Islam. Tuttavia, i criminali hanno ucciso anche due musulmani che si trovavano sotto il tiro delle loro armi, come hanno fatto altri criminali dell'ISIS, che hanno tagliato la gola a PERSONE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_5" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1044"> innocenti, musulmani anche loro. Mi sembra evidente che l'Islam e Maometto c'entrano poco in tutto questo. La questione è certamente molto più complessa di quanto appare da QUESTE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_6" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1043"> poche parole, tuttavia quello che sta accadendo è talmente estesamente commentato da illustri studiosi, e politici rampanti, che non voglio aggiungere altre parole a fiumi di parole. Vi lascio ai Talk show.
Ciò che voglio dire, invece, in queste mie riflessioni, riguarda la "santificazione" delle vignette satiriche di Charlie Hebdo e l'esaltazione della Francia come la patria delle libertà: due operazioni propagandistiche che non hanno nulla a che fare con la morte di persone innocenti e il dolore dei loro cari e dei parenti dei criminali morti ammazzati.
Le persone e il loro dolore interessano molto poco ai personaggi che si alternano sui media per commentare, considerare, valutare e progettare come sconfiggere il "terrorismo islamico".
Comincio subito dalle vignette. Sono rimasta scioccata da quanto è accaduto ai giornalisti, non c'è nulla che possa giustificare quello che è SUCCESSO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_9" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1042"> , ma le vignette che quel giornale pubblicava non mi piacevano prima e non mi piacciono neanche adesso.Le vignette di Charlie suscitavano in me un senso di nausea e repulsione, insieme a un forte fastidio, perchè l'offesa volgare RISERVATA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_10" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1041"> alle diverse religioni, che di volta in volta venivano messe alla berlina, non profumava di libertà. Quale libertà? Una libertà senza rispetto per le credenze altrui a mio AVVISO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_11" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1040"> non è libertà. La dignità della persona umana si rispetta anche evitando di volgarizzare ciò che per quella persona è sacro, ciò a cui affida la sua stessa esistenza, ciò che dà addirittura un senso alla vita di miliardi di persone, la religione, appunto, o qualsiasi forma di credenza.
La psicologia della religione, che studia il comportamento religioso e il modo in cui le credenze religiose spesso siano determinanti per la salute psicofisica dell'individuo, che ha verificato la funzione della religione come unica via d'uscita dall'abisso di malattie e vuoti esistenziali profondi che, altrimenti, porterebbero al suicidio o alla dipendenza, ha, negli ultimi decenni, sottolineato la funzione positiva delle forme religiose diffuse in tutto il mondo. Ed è ormai certo che la religione non è l'oppio dei popoli e neanche una nevrosi ossessiva. Potrebbe esserlo, ma non è così per la maggioranza delle persone.
Nei credenti l'offesa grave, e condita di volgarità, alla propria religione, provoca una sofferenza profonda che colpisce come una lama affilata, che non uccide, ma fa perdere i sensi. Il fatto che l'offesa sia disegnata in un fumetto e faccia ridere qualcuno non attenua il danno, anzi, lo aggrava.
Ieri, David Brooks, opinionista del quotidiano NEW YORK by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_12" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1039"> Times e insegnante alla Yale University, nel suo articolo "I am not Charlie Hebdo", scriveva che, se quei giornalisti "avessero cercato di pubblicare il loro giornale satirico in qualsiasi università americana nelle ultime due decadi sarebbero durati 30 secondi. Gli studenti e le facoltà li avrebbero accusati di incitamento all'odio".
Non è l'unica voce discordante, e per questo credo che bisognerebbe riflettere maggiormente sull'impatto che un certo modo di fare informazione, o di fare satira, ha sulle persone, che rimangono sempre, a mio avviso, il valore più importante da salvaguardare, le persone e la loro dignità, anche se non si condividono le loro idee o la loro religione.
La seconda riflessione che vorrei fare potrebbe sembrare fuori tema, perchè oggi è il giorno in cui tutti sono con Parigi e per la libertà, anzi, per le libertà repubblicane. Tuttavia, nessuno dice che, da decenni, la Francia discrimina con LEGGI by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_14" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1038"> e commissioni parlamentari ad hoc, decine di minoranze spirituali e religiose a cui aderiscono i suoi stessi cittadini, cittadini francesi che non si sono resi protagonisti di alcuna forma di violenza, anzi sono stati essi stessi oggetto di violenza ingiustificata e campagne diffamatorie orchestrate dai media e da gruppi antisette finanziati proprio dalla Francia "libertaria".
Il Parlamento francese ha prodotto, nel 1996 e nel 1999, due rapporti sulle "sette" che hanno RICEVUTO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_16" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1037"> severe critiche:
Sulla base di questi rapporti, e delle ATTIVITÀ by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_17" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1036"> della Missione, cittadini francesi hanno perso il loro lavoro in quanto membri di "sette" elencate nella LISTA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_18" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1035"> del rapporto 1996; a gruppi inclusi in questa lista è stato impedito di affittare locali pubblici e più in generale di svolgere le loro normali attività. La comunità internazionale non ha passato sotto silenzio questi sviluppi: [...] autorevoli giornalisti ne hanno ricavato per la Francia un poco invidiabile sesto posto (e primo fra i paesi a regime democratico) tra i paesi più criticati per le loro violazioni della libertà religiosa. Le stesse critiche sono state espresse reiteratamente nei rapporti annuali sulla libertà religiosa dell’amministrazione americana, e in DOCUMENTI by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_19" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1034"> di organizzazioni internazionali indipendenti che si occupano di diritti umani (Introvigne, 29 settembre 2001).
La Francia ha stilato una lista di "sette" nella quale erano inclusi la Società Torre di Guardia e Scientology, l'Opus Dei e la Soka Gakkai, ma non c'erano segnalati i gruppi terroristici guidati da Imam che istigano alla guerra santa. Nei rapporti parlamentari del 1996 e 1999 si affermava che le "sette" vengono identificate sulla base delle loro tendenze violente. Tuttavia nella lista del 1996, che contava 172 "sette pericolose" attive in Francia, dice Introvigne scrivendo a Raymond Forni, Presidente dell’Assemblea NAZIONALE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_20" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1033"> Francese, non c'era:
neppure uno dei numerosi gruppi dell’Islam radicale presenti nel vostro paese, presumibilmente non meno pericolosi e violenti delle Chiese pentecostali, gruppi buddhisti e altre realtà incluse nella lista [...] Studiosi francesi mi hanno spiegato ripetutamente che la lista è stata preparata dai vostri servizi di sicurezza, che hanno rapporti singolarmente buoni con il mondo islamico, comprese le sue frange più radicalmente anti-occidentali e anti-americane (e rapporti poco buoni con molti gruppi religiosi che operano in territorio francese in quanto li considerano "americani"). Gli stessi studiosi mi hanno fatto notare che l’elettorato musulmano è ormai decisivo nelle elezioni francesi, e forse hanno ragione (Introvigne, 29 settembre 2001).
Ma la Francia libertaria, che in queste ore viene esaltata, non si è fermata a questo. Il 30 maggio 2001 l’Assemblea ha votato una legge che intende risolvere il presunto problema delle "sette" in Francia, permettendone lo scioglimento nel caso i loro dirigenti siano stati riconosciuti colpevoli di reati e introducendo il reato di "manipolazione mentale" o "plagio". Una legge considerata pericolosa per la libertà religiosa non solo dalle "sette", ma anche da esponenti di religioni maggioritarie di matrice cristiana, da molti membri del Consiglio d’Europa, di ONG internazionali e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Inoltre, il governo francese, finanzia da oltre un decennio una organizzazione privata con sedi in oltre 20 paesi europei, la Fecris, sulle cui controverse attività è stato pubblicato uno studio dell'Università di Dresda voluto e diffuso da Human Right Without Frontiers.
Se non bastasse tutto questo, recentemente, un parlamentare francese, Rudy Salles, ha lavorato per oltre due anni a spese dei contribuenti, per stilare un rapporto per il Consiglio d'Europa, in cui vengono PROPOSTE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_21" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1032"> le idee antisettarie della Miviludes e della Fecris allo scopo di ottenere una raccomandazione del Consiglio agli Stati membri sulla protezione dei minori "vittime" di presunti "abusi nelle sette". In tutti questi anni, oltre ad approvare la legge anti-manipolazione, che è ciò che di più antilibertario possa esistere, la Francia è stata condannata molte volte dalla CEDU, e un deputato francese (Salles) ha affermato in Assembea plenaria, che la CEDU è una istituzione inaffidabile.
La POSIZIONE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_22" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1031"> francese sulle "sette" è stata applaudita solo dalla Cina.
La Francia è una nazione pluricondannata dalla CEDU per la violazione CONTINUA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_23" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1030"> della libertà religiosa dei cittadini francesi, un paese dove un bambino può essere espulso dalla scuola perchè porta un copricapo religioso, dove le leggi sulla laicità non permettono di indossare simboli religiosi negli uffici pubblici, ma ci sono interi quartieri sotto il controllo di gruppi terroristici, ragazze nude possono fare irruzione in una chiesa cattolica e finire su un francobollo commemorativo, la libertà di opinione si basa sull'idea giacobina della religione come fonte di ogni oscurantismo, un paese dove il Main Kampf può far bellaMOSTRA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_24" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1029"> di sè nelle librerie, mentre un libro scritto da uno scientologo non può essere messo sullo scaffale.
Nella Francia libertaria è stata emessa una circolare, dal Ministero dell’Educazione Nazionale, il 22 marzo 2012, indirizzata alle autorità educative delle scuole primarie e superiori, intitolata “Prevenzione e lotta contro i rischi settari”, secondo la quale il personale dell’Educazione Nazionale (insegnanti, presidi, ecc.) ha il compito di individuare tutti i bambini e le famiglie sospettate di “derive settarie”, data l’aderenza a certe credenze religiose o visioni del mondo, e denunciarle a unità speciali create per “la raccolta, l’elaborazione e la valutazione di situazioni allarmanti” (CRIP) in ognuno dei dipartimenti francesi, o al Pubblico Ministero.
Per questi motivi e per molti altri io non sto nè con Charlie nè con la Francia, perchè so già che tutto quello che sta accadendo in Francia non ha insegnato nulla e che il primo ministro francese continuerà a finanziare organizzazioni private come la Fecris e Istituzioni come la Miviludes che da anni si accaniscono contro gruppi etichettati come "sette" nonostante il Consiglio d'Europa abbia espressamente RICHIESTO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_26" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1028"> di non utilizzare questa parola, che ha l'unico fine di stigmatizzare minoranze religiose e spirituali.
Non sto con la Francia che considera pericolose pacifiche comunità religiose minoritarie che fanno uso di medicine ALTERNATIVE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_28" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1027"> solo perchè vanno contro le potenti lobbies farmaceutiche che condizionano le decisioni del Governo francese.
Non sto con la Francia perchè, mentre Hollande afferma in televisione che i fondi per combattere gruppi criminali armati, che sembra agiscano indisturbati in casa sua, non sono sufficienti, continua a finanziare gruppi privati e commissioni parlamentari create ad hoc per combattere nemici immaginari come le "sette", che nessuno sa cosa siano e come si differenzino dalle "religioni".
Se questa è la Francia libertaria, io non sto con la Francia.
Oggi dire questo non è politically correct, ma credo che, se vogliamo veramente onorare le vittime innocenti e agire contro i criminali di qualsiasi colore, religione e nazionalità, dobbiamo prima di tutto essere onesti e dire la verità, un'altra vittima che viene continuamente sacrificata sull'altare della propaganda mediatica e politica che, in questi giorni, ci sommerge di vacue e, soprattutto, "interessate" parole.
Se i cittadini europei non ricostruiranno l'Europa sulla base dei valori e dei diritti inalienabili dell'individuo le manifestazioni e le marce rimarranno simulacri vuoti e senza SIGNIFICATO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_29" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1026"> , mentre i nuovi razzisti e "anti-tuttiquellichenonlapensanocomeme" continueranno a raccogliere consensi, così come è avvenuto in passato. L'epilogo lo conosciamo già, ma sembra che noi europei amiamo ripetere gli errori del passato, cambiando solo il target, che ieri era l'ebreo e oggi è il musulmano OPPURE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_30" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1025"> la "setta" o chiunque non sia gradito da chi ha più potere di lui.
Dal Sito dimarzio.info.it
Questi sono i giorni dopo il lutto e l'angoscia. Le emozioni ci hanno unito a livello planetario, come quando abbiamo visto cadere le Torri Gemelle e saltare in aria la metropolitana di Londra o il treno di Madrid.
Gli esecutori sono terroristi criminali che si nascondono dietro il NOME by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_3" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1046"> di un Profeta venerato da milioni di musulmani, i quali condannano apertamente questa violenza e si sentono traditi per il fatto che chi la compie gridi che lo fa in nome del Profeta. Una bestemmia, per milioni di musulmani. E' quello che ha detto il fratello di una delle vittime, durante una conferenza STAMPA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_4" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1045"> .
L'azione dei terroristi è una vendetta contro i giornalisti di un giornale satirico che hanno offeso Maometto e l'Islam. Tuttavia, i criminali hanno ucciso anche due musulmani che si trovavano sotto il tiro delle loro armi, come hanno fatto altri criminali dell'ISIS, che hanno tagliato la gola a PERSONE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_5" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1044"> innocenti, musulmani anche loro. Mi sembra evidente che l'Islam e Maometto c'entrano poco in tutto questo. La questione è certamente molto più complessa di quanto appare da QUESTE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_6" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1043"> poche parole, tuttavia quello che sta accadendo è talmente estesamente commentato da illustri studiosi, e politici rampanti, che non voglio aggiungere altre parole a fiumi di parole. Vi lascio ai Talk show.
Ciò che voglio dire, invece, in queste mie riflessioni, riguarda la "santificazione" delle vignette satiriche di Charlie Hebdo e l'esaltazione della Francia come la patria delle libertà: due operazioni propagandistiche che non hanno nulla a che fare con la morte di persone innocenti e il dolore dei loro cari e dei parenti dei criminali morti ammazzati.
Le persone e il loro dolore interessano molto poco ai personaggi che si alternano sui media per commentare, considerare, valutare e progettare come sconfiggere il "terrorismo islamico".
Comincio subito dalle vignette. Sono rimasta scioccata da quanto è accaduto ai giornalisti, non c'è nulla che possa giustificare quello che è SUCCESSO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_9" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1042"> , ma le vignette che quel giornale pubblicava non mi piacevano prima e non mi piacciono neanche adesso.Le vignette di Charlie suscitavano in me un senso di nausea e repulsione, insieme a un forte fastidio, perchè l'offesa volgare RISERVATA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_10" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1041"> alle diverse religioni, che di volta in volta venivano messe alla berlina, non profumava di libertà. Quale libertà? Una libertà senza rispetto per le credenze altrui a mio AVVISO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_11" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1040"> non è libertà. La dignità della persona umana si rispetta anche evitando di volgarizzare ciò che per quella persona è sacro, ciò a cui affida la sua stessa esistenza, ciò che dà addirittura un senso alla vita di miliardi di persone, la religione, appunto, o qualsiasi forma di credenza.
La psicologia della religione, che studia il comportamento religioso e il modo in cui le credenze religiose spesso siano determinanti per la salute psicofisica dell'individuo, che ha verificato la funzione della religione come unica via d'uscita dall'abisso di malattie e vuoti esistenziali profondi che, altrimenti, porterebbero al suicidio o alla dipendenza, ha, negli ultimi decenni, sottolineato la funzione positiva delle forme religiose diffuse in tutto il mondo. Ed è ormai certo che la religione non è l'oppio dei popoli e neanche una nevrosi ossessiva. Potrebbe esserlo, ma non è così per la maggioranza delle persone.
Nei credenti l'offesa grave, e condita di volgarità, alla propria religione, provoca una sofferenza profonda che colpisce come una lama affilata, che non uccide, ma fa perdere i sensi. Il fatto che l'offesa sia disegnata in un fumetto e faccia ridere qualcuno non attenua il danno, anzi, lo aggrava.
Ieri, David Brooks, opinionista del quotidiano NEW YORK by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_12" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1039"> Times e insegnante alla Yale University, nel suo articolo "I am not Charlie Hebdo", scriveva che, se quei giornalisti "avessero cercato di pubblicare il loro giornale satirico in qualsiasi università americana nelle ultime due decadi sarebbero durati 30 secondi. Gli studenti e le facoltà li avrebbero accusati di incitamento all'odio".
Non è l'unica voce discordante, e per questo credo che bisognerebbe riflettere maggiormente sull'impatto che un certo modo di fare informazione, o di fare satira, ha sulle persone, che rimangono sempre, a mio avviso, il valore più importante da salvaguardare, le persone e la loro dignità, anche se non si condividono le loro idee o la loro religione.
La seconda riflessione che vorrei fare potrebbe sembrare fuori tema, perchè oggi è il giorno in cui tutti sono con Parigi e per la libertà, anzi, per le libertà repubblicane. Tuttavia, nessuno dice che, da decenni, la Francia discrimina con LEGGI by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_14" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1038"> e commissioni parlamentari ad hoc, decine di minoranze spirituali e religiose a cui aderiscono i suoi stessi cittadini, cittadini francesi che non si sono resi protagonisti di alcuna forma di violenza, anzi sono stati essi stessi oggetto di violenza ingiustificata e campagne diffamatorie orchestrate dai media e da gruppi antisette finanziati proprio dalla Francia "libertaria".
Il Parlamento francese ha prodotto, nel 1996 e nel 1999, due rapporti sulle "sette" che hanno RICEVUTO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_16" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1037"> severe critiche:
Sulla base di questi rapporti, e delle ATTIVITÀ by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_17" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1036"> della Missione, cittadini francesi hanno perso il loro lavoro in quanto membri di "sette" elencate nella LISTA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_18" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1035"> del rapporto 1996; a gruppi inclusi in questa lista è stato impedito di affittare locali pubblici e più in generale di svolgere le loro normali attività. La comunità internazionale non ha passato sotto silenzio questi sviluppi: [...] autorevoli giornalisti ne hanno ricavato per la Francia un poco invidiabile sesto posto (e primo fra i paesi a regime democratico) tra i paesi più criticati per le loro violazioni della libertà religiosa. Le stesse critiche sono state espresse reiteratamente nei rapporti annuali sulla libertà religiosa dell’amministrazione americana, e in DOCUMENTI by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_19" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1034"> di organizzazioni internazionali indipendenti che si occupano di diritti umani (Introvigne, 29 settembre 2001).
La Francia ha stilato una lista di "sette" nella quale erano inclusi la Società Torre di Guardia e Scientology, l'Opus Dei e la Soka Gakkai, ma non c'erano segnalati i gruppi terroristici guidati da Imam che istigano alla guerra santa. Nei rapporti parlamentari del 1996 e 1999 si affermava che le "sette" vengono identificate sulla base delle loro tendenze violente. Tuttavia nella lista del 1996, che contava 172 "sette pericolose" attive in Francia, dice Introvigne scrivendo a Raymond Forni, Presidente dell’Assemblea NAZIONALE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_20" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1033"> Francese, non c'era:
neppure uno dei numerosi gruppi dell’Islam radicale presenti nel vostro paese, presumibilmente non meno pericolosi e violenti delle Chiese pentecostali, gruppi buddhisti e altre realtà incluse nella lista [...] Studiosi francesi mi hanno spiegato ripetutamente che la lista è stata preparata dai vostri servizi di sicurezza, che hanno rapporti singolarmente buoni con il mondo islamico, comprese le sue frange più radicalmente anti-occidentali e anti-americane (e rapporti poco buoni con molti gruppi religiosi che operano in territorio francese in quanto li considerano "americani"). Gli stessi studiosi mi hanno fatto notare che l’elettorato musulmano è ormai decisivo nelle elezioni francesi, e forse hanno ragione (Introvigne, 29 settembre 2001).
Ma la Francia libertaria, che in queste ore viene esaltata, non si è fermata a questo. Il 30 maggio 2001 l’Assemblea ha votato una legge che intende risolvere il presunto problema delle "sette" in Francia, permettendone lo scioglimento nel caso i loro dirigenti siano stati riconosciuti colpevoli di reati e introducendo il reato di "manipolazione mentale" o "plagio". Una legge considerata pericolosa per la libertà religiosa non solo dalle "sette", ma anche da esponenti di religioni maggioritarie di matrice cristiana, da molti membri del Consiglio d’Europa, di ONG internazionali e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Inoltre, il governo francese, finanzia da oltre un decennio una organizzazione privata con sedi in oltre 20 paesi europei, la Fecris, sulle cui controverse attività è stato pubblicato uno studio dell'Università di Dresda voluto e diffuso da Human Right Without Frontiers.
Se non bastasse tutto questo, recentemente, un parlamentare francese, Rudy Salles, ha lavorato per oltre due anni a spese dei contribuenti, per stilare un rapporto per il Consiglio d'Europa, in cui vengono PROPOSTE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_21" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1032"> le idee antisettarie della Miviludes e della Fecris allo scopo di ottenere una raccomandazione del Consiglio agli Stati membri sulla protezione dei minori "vittime" di presunti "abusi nelle sette". In tutti questi anni, oltre ad approvare la legge anti-manipolazione, che è ciò che di più antilibertario possa esistere, la Francia è stata condannata molte volte dalla CEDU, e un deputato francese (Salles) ha affermato in Assembea plenaria, che la CEDU è una istituzione inaffidabile.
La POSIZIONE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_22" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1031"> francese sulle "sette" è stata applaudita solo dalla Cina.
La Francia è una nazione pluricondannata dalla CEDU per la violazione CONTINUA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_23" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1030"> della libertà religiosa dei cittadini francesi, un paese dove un bambino può essere espulso dalla scuola perchè porta un copricapo religioso, dove le leggi sulla laicità non permettono di indossare simboli religiosi negli uffici pubblici, ma ci sono interi quartieri sotto il controllo di gruppi terroristici, ragazze nude possono fare irruzione in una chiesa cattolica e finire su un francobollo commemorativo, la libertà di opinione si basa sull'idea giacobina della religione come fonte di ogni oscurantismo, un paese dove il Main Kampf può far bellaMOSTRA by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_24" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1029"> di sè nelle librerie, mentre un libro scritto da uno scientologo non può essere messo sullo scaffale.
Nella Francia libertaria è stata emessa una circolare, dal Ministero dell’Educazione Nazionale, il 22 marzo 2012, indirizzata alle autorità educative delle scuole primarie e superiori, intitolata “Prevenzione e lotta contro i rischi settari”, secondo la quale il personale dell’Educazione Nazionale (insegnanti, presidi, ecc.) ha il compito di individuare tutti i bambini e le famiglie sospettate di “derive settarie”, data l’aderenza a certe credenze religiose o visioni del mondo, e denunciarle a unità speciali create per “la raccolta, l’elaborazione e la valutazione di situazioni allarmanti” (CRIP) in ognuno dei dipartimenti francesi, o al Pubblico Ministero.
Per questi motivi e per molti altri io non sto nè con Charlie nè con la Francia, perchè so già che tutto quello che sta accadendo in Francia non ha insegnato nulla e che il primo ministro francese continuerà a finanziare organizzazioni private come la Fecris e Istituzioni come la Miviludes che da anni si accaniscono contro gruppi etichettati come "sette" nonostante il Consiglio d'Europa abbia espressamente RICHIESTO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_26" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1028"> di non utilizzare questa parola, che ha l'unico fine di stigmatizzare minoranze religiose e spirituali.
Non sto con la Francia che considera pericolose pacifiche comunità religiose minoritarie che fanno uso di medicine ALTERNATIVE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_28" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1027"> solo perchè vanno contro le potenti lobbies farmaceutiche che condizionano le decisioni del Governo francese.
Non sto con la Francia perchè, mentre Hollande afferma in televisione che i fondi per combattere gruppi criminali armati, che sembra agiscano indisturbati in casa sua, non sono sufficienti, continua a finanziare gruppi privati e commissioni parlamentari create ad hoc per combattere nemici immaginari come le "sette", che nessuno sa cosa siano e come si differenzino dalle "religioni".
Se questa è la Francia libertaria, io non sto con la Francia.
Oggi dire questo non è politically correct, ma credo che, se vogliamo veramente onorare le vittime innocenti e agire contro i criminali di qualsiasi colore, religione e nazionalità, dobbiamo prima di tutto essere onesti e dire la verità, un'altra vittima che viene continuamente sacrificata sull'altare della propaganda mediatica e politica che, in questi giorni, ci sommerge di vacue e, soprattutto, "interessate" parole.
Se i cittadini europei non ricostruiranno l'Europa sulla base dei valori e dei diritti inalienabili dell'individuo le manifestazioni e le marce rimarranno simulacri vuoti e senza SIGNIFICATO by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_29" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1026"> , mentre i nuovi razzisti e "anti-tuttiquellichenonlapensanocomeme" continueranno a raccogliere consensi, così come è avvenuto in passato. L'epilogo lo conosciamo già, ma sembra che noi europei amiamo ripetere gli errori del passato, cambiando solo il target, che ieri era l'ebreo e oggi è il musulmano OPPURE by BOBrowser ads 1.1"' id="Immagine_x0020_30" style="width: 7.5pt; height: 7.5pt; visibility: visible; mso-wrap-style: square;" type="#_x0000_t75" href="http://www.dimarzio.info/it/home-it-it.html" o:button="t" alt="http://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png" o:spid="_x0000_i1025"> la "setta" o chiunque non sia gradito da chi ha più potere di lui.
Dal Sito dimarzio.info.it